Quando il dating online è fonte di problemi: il catfishing

Dating online e catfishing: quando spacciarsi per un’altra persona è un reato!

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Cercare incontri online è interessante e anche stuzzicante ma non è sempre detto che sia privo di rischi.

Ci sono stati (e ci saranno sempre) casi in passato di persone che si fingevano di essere un uomo o una donna durante la frequentazione di un sito online: la motivazione normale è semplice, ovvero la diffidenza iniziale!

Dopotutto stiamo rivelando una parte di noi ad uno sconosciuto/a e non è una cosa facile da gestire, salvo una persona non sia priva di freni inibitori.

ma non è sempre una questione di timidezza

Ci sono purtroppo persone che nel dating online si no quello che non sono, per approfittarsi delle persone ingenue con il tentativo di estorcere una immagine o una dichiarazione compromettete.

I motivi possono essere i più disparati:

  • vendetta personale
  • cattiveria repressa
  • estorsione monetaria

Purtroppo fingersi un’altra persona non è difficile, anche con strumenti di editing fotografici o sonori, falsificare delle immagini (magari rubate in rete) o camuffare la propria voce non è una impresa impossibile.

Come fare quindi a prevenire questo comportamento?

Tanto per cominciare proporre una conversazione in webcam! Visto che è impossibile falsificare una immagine in tempo reale, una conversazione in webcam (anche da cellulare) è la soluzione più semplice per vedere se una persona è quella che dice di essere.

Ma anche così ci potrebbe essere una ritrosia a mostrarsi, quindi per non guastare il rapporto (che potrebbe anche essere reale!) una soluzione più astuta è quella di chiedere una prova di altro genere.

Un esempio potrebbe essere quello di chiedere una “foto personalizzata” per esempio scrivere le nostre iniziali o una parola sulla mano con una penna e poi fare una foto della mano.

In questo modo la “sicurezza” dell’altra persona non verrebbe compromessa e si avrebbe una prova in più che l’immagine è reale.

Per approfondire la questione vi segnalo questo articolo di wired, con una intervista sull’argomento.

STAY SAFE!!!

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